giovedì 23 settembre 2010

Ragione e Rivelazione

La Rivelazione
Le religioni nascono e si sviluppano intorno a rivelazioni. 
Esse attestano un coinvolgimento divino nelle vicende umane. 
La divinità mostra interesse per l’uomo, a volte fino a morirne per liberarlo dal male e dalla morte (Gesù). 
Sebbene questo non sia attestato allo stesso modo in tutte le religioni, esso è un dato universale. 
Questo fenomeno  viene attestato dalle culture come rivelazione. 
Il coinvolgimento degli dèi nelle vicende umane universalmente attestato-la rivelazione- è innanzitutto un interesse benevolente rivolto alle persone; istruzioni e istituzioni vengono dopo e sono sempre finalizzate a stabilire le giuste relazioni con gli uomini di modo che i benefici divini li raggiungano in modo pieno ed efficace. Questo fenomeno -le alleanze tra gli dèi e gli uomini e relative istruzioni divine ( leggi divine, comandamenti) e le istituzioni che le conservano (libri sacri,culti, dottrine) - viene attestato dalle culture come religione.
La rivelazione in senso generale è un miracolo o un prodigio divino : l'evento straordinario porta sempre in sè verità e significati nascosti che l'attitudine umana della contemplazione coglie e mette in parole( la sapienza religiosa). 
La rivelazione porta sempre con sè la conoscenza di qualcosa che sta al di là delle possibilità conoscitive ordinarie: è una comunicazione conoscitiva tra il mondo degli dèi  ed il mondo degli uomini.
Ragione e Rivelazione
Di fronte alla pretesa delle religioni di rivendicare una origine divina , la cultura filosofica occidentale ha introdotto il concetto di rivelazione naturale e religione naturale :
rivelazione naturale:  un complesso di verità e credenze comune a tutti gli uomini che essi possono scoprire con il semplice uso della ragione. La rivelazione naturale porterebbe ad una religione naturale .
Si tratterebbe di una ipotetica rivelazione naturale  che ogni uomo riceve dalla natura nella sua coscienza e che puo’ riconoscere con la sola ragione. I sostenitori di questa filosofia si ritengono in diritto di assumere la ragione come  unico  criterio di verità  che sorpassa e rende inutili le verità custodite nelle culture per mezzo delle religioni che si sono costitutite storicamente.  Le religioni sarebbero verità parziali e spesso contradditorie e incrostate di credenze infondate.
Tale filosofia ha le sue radici nella storia del pensiero esoterico occidentale che ipotizza , a partire dal Rinascimento e a proposito del  Corpus Hermeticum  del Filosofo Ermete Trismegisto, una  philosofia prisca et perennis rivelata da Dio ad Adamo (nelle correnti più radicali; a Noè, a Mosè secondo altre...) eri-conosciuta razionalmente, custodita, trasmessa nei secoli da grandi personaggi della filosofia ,della scienza e delle religioni cosi' come da semplici persone del popolo.
La Rivoluzione francese sarebbe il trionfo di questa filosofia e credenza.
PUO' LA RAGIONE UMANA ESSERE PRESA COME CRITERIO ASSOLUTO DI VERITA' ?

La ragione umana ha anch'essa la sua storia . Non si ritrova -nè è possibile rintracciare- una  ragione allo stato puro :  tutti nascono e si formano in una cultura, tutti hanno una storia. Se si accettasse solo ciò che è verificabile dalla ragione, nulla si ritroverebbe più di religioso nelle culture: tutto cio' che nelle culture verrebbe rimandato ad una rivelazione altro non sarebbe che un riconoscimento impreciso da parte della ragione umana della Rivelazione Naturale .
Di fatto però, l’unica Ragione possibile è quella che si trova nella persona reale ,che non puo' sfuggire alla cultura in cui è cresciuta, percio' anche in caso di ri-conoscimento della Rivelazione Naturale, si avrebbero tante rivelazioni naturali quante sono le culture!
Puo' l'uomo conoscere la Verità con la sola ragione?
Secondo la Chiesa Cattolica si'. E' insegnato come dogma di fede.
DEI VERBUM-Concilio Vaticano II 
Le verità rivelate 6.  ”. Il santo Concilio professa che 
“ Dio, principio e fine di tutte le cose, può essere conosciuto con certezza con il lume naturale dell'umana ragione a partire dalle cose create” (cfr. Rm 1,20);
ma insegna anche che è merito della Rivelazione divina se
“ tutto ciò che nelle cose divine non è di per sé inaccessibile alla umana ragione, può, anche nel presente stato del genere umano, essere conosciuto da tutti facilmente, con ferma certezza e senza mescolanza d'errore ”.
"...Con la divina Rivelazione Dio volle manifestare e comunicare se stesso e i decreti eterni della sua volontà riguardo alla salvezza degli uomini, “per renderli cioè partecipi di quei beni divini, che trascendono la comprensione della mente umana..."
La Rivelazione divina è una conoscenza che permette agli uomini di superare il limite delle possibilità ordinarie di conoscere la Verità.
Tutti gli uomini per dote naturale attraverso la ragione possono giungere alla conoscenza certa di Dio, ma ciò storicamente si è dimostrato difficile , tortuoso, se non addirittura ingannevole.
Di fatto nella storia gli uomini hanno potuto conoscere con certezza Dio grazie alla Rivelazione divina.
La rivelazione divina si è dimostrata un aiuto indispensabile alla ragione umana per introdurla in quei beni divini, che trascendono la comprensione della mente umana.
La rivelazione divina non nega la ragione ma la potenzia e la illumina.
Dunque nessun conflitto tra ragione e rivelazione divina ma integrazione.

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